Come disposto dal Collegato Ambiente, il bonus amianto, va suddiviso in 3 quote annuali, a favore di imprenditori che realizzano interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive. Inoltre per incentivare tale investimento, l’importo non deve essere inferiore ai 20mila euro e non superare i 400mila euro.
Il tetto massimo di spesa è di 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.
Ecco cos'è e come funziona il credito d'imposta al 50%, a chi spetta il beneficio, i requisiti per accedere all'agevolazione, quali sono i lavori ammessi e quelli che non rientrano nel bonus e come presentare la domanda al Ministero dell'Ambiente entro la scadenza e quali documenti occorre allegare, pena l'esclusione delle imprese dal credito.
Ancora da verificare se la rimozione amianto sia entrata nella Legge di Bilancio 2018 come estensione dell'Ecobonus amianto 2018 con detrazione fino al 65%.
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Vengono classificati come rifiuti pericolosi 85 milioni di tonnellate di spazzatura prodotti dai processi economici
Con l’entrata in vigore della norma "che - in contrasto con i criteri europei che si dovranno applicare anche in Italia fra poco più di tre mesi - trasforma di fatto in pericolosi la gran parte dei rifiuti speciali che pericolosi in realtà non sono, il sistema nazionale di gestione dei rifiuti viene messo in grave difficoltà". Se non si interviene "tempestivamente", denunciano le associazioni degli operatori del settore (Fise Assoambiente, Fise Unire, Federambiente e Atia-Iswa), "nel giro di alcune settimane i pochi impianti autorizzati a trattare i rifiuti pericolosi saranno saturi e aumenterà esponenzialmente il ricorso all’esportazione dei rifiuti riclassificati, con conseguente ulteriore ingiustificata penalizzazione dei cittadini e delle imprese produttrici". Insomma, precisa una nota, c'è il "rischio di blocco totale della gestione in tutta Italia".
Da una recente indagine emerge che gli italiani sono sempre più interessati e consapevoli in materia di ambiente, raccolta differenziata e corretto smaltimento dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Le risposte sono positive e i risultati molto incoraggianti, anche se si può ancora – e si deve – migliorare.
In Italia sono state censite 422 discariche illegali, una vera peste che infesta l’intero territorio nazionale. Ovviamente (e purtroppo) questo è solo il dato ufficiale, emanato dalla Commissione Ue e conosciuto già dal 2007, ma è plausibile sia solo la punta di un iceberg assai vasto.
SME Group si rivolge a privati, ditte, pubbliche amministrazioni. I nostri interventi sono effettuati in abitazioni, condomini, aziende, ospedali. I materiali, oggetto del recupero, vengono smaltiti nel rispetto della natura e dell'ambiente.